Pooh: L'anno, Il Posto, L'ora

L'anno il settantatre
il posto il cielo artico
l'ora che senso ha
d'estate sempre l'alba.
L'incontro di ogni giorno con l'immensit
credo finisca qua.
Ci che volava in alto ormai non vola pi
e sto cadendo gi.
Sui ghiacci azzurri ormai
la nera ombra di rondine
un punto quasi fermo ma
che cresce tra le nuvole.
Goccia d'acciaio inerte alle mie mani gi
che si disperder.
Ali negate al vento che ora stride di pi
e mi trascina gi.
Davanti agli occhi miei
la folla delle immagini
vertiginosamente ma
per ordine in un attimo.
Colori e visi e voci della vita mia
passano e vanno via
suoni di vento e d'acqua che fermare vorrei
ma non c' tempo ormai.
E non dite a lei
"non lo rivedrai"
dite ."non si sa, forse torner".
E non dite a lei
"non lo rivedrai"
dite "non si sa, forse torner".
Il bambino dorme gi
e la notte profumata
lei richiama il cane e poi
fra le mani prender
la coperta mai finita.
La vicina andata via
ma le ha fatto compagnia
e domani torner.
gi estate a casa mia
e di notte c' la luna
lei m'ha scritto se potr
stare a casa oppure no
per il nostro anniversario.
C' mia madre che non sa
se quest'anno riuscir
a venire un po' da noi.
All'orizzonte l
il sole un occhio immobile.
notte ma la notte qui
d'estate solo una parola.
Milioni di parole lascio dietro di me
milioni di perch.
Affascinata e stanca la mia anima va
verso la libert.
E se per caso a voi
giungesse ancora la voce mia
direte questo a lei
"un uomo vento quando vola".
E come il vento niente mai lo fermer
non si disperder.
E come il vento niente mai lo fermer
non si disperder.
E non dite a lei
"non lo rivedrai"
dite "non si sa, forse torner".
(ripete ad libitum)