Francesco Guccini: Quattro Stracci
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Francesco Guccini: Quattro Stracci
E guardo fuori dalla finestra e vedo quel muro solito che tu sai.
Sigaretta o penna nella mia destra, simboli frivoli che non hai amato mai;
quello che ho addosso non ti mai piaciuto, racconto e dico e ti sembro muto,
fumare e scrivere ti suona strano, meglio le mani di un artigiano
e cancellarmi tutto quel che fai;
ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare
e rido in faccia a quello che cerchi e che mai avrai!
Non sai che ci vuole scienza, ci vuol costanza, ad invecchiare senza maturit,
ma maturo o meno io ne ho abbastanza della complessa tua semplicit.
Ma poi chi ha detto che tu abbia ragione, coi tuoi "also sprach" di maturazione
o un' illusione pronta per l'uso da eterna vittima di un sopruso,
abuso d' un mondo chiuso e fatalit;
ognuno vada dove vuole andare, ognuno invecchi come gli pare,
ma non raccontare a me che cos' la libert!
La libert delle tue pozioni, di yoga, di erbe, psiche e di omeopatia,
di manuali contro le frustrazioni, le inibizioni che provavi qu a casa mia,
la noia data da uno non pratico, che non ha il polso di un matematico,
che coi motori non ci sa fare e che non sa neanche guidare,
un tipo perso dietro le nuvole e la poesia,
ma ora scommetto che vorrai provare quel che con me non volevi fare:
fare l' amore, tirare tardi o la fantasia!
La fantasia pu portare male se non si conosce bene come domarla,
ma costa poco, val quel che vale, e nessuno ti pu pi impedire di adoperarla;
io, se Dio vuole, non son tuo padre, non ho nemmeno le palle quadre,
tu hai la fantasia delle idee contorte, vai con la mente e le gambe corte,
poi avrai sempre il momento giusto per sistemarla:
le vie del mondo ti sono aperte, tanto hai le spalle sempre coperte
ed avrai sempre le scuse buone per rifiutarla!
Per rifiutare sei stata un genio, sprecando il tempo a rifiutare me,
ma non c' un alibi, non c' un rimedio, se guardo bene no, non c' un perch;
nata di marzo, nata balzana, casta che sogna d' esser puttana,
quando sei dentro vuoi esser fuori cercando sempre i passati amori
ed hai annullato tutti fuori che te,
ma io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri, quei quattro stracci in cui hai buttato l' ieri,
persa a cercar per sempre quello che non c',
io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri, quei quattro stracci in cui hai buttato l' ieri
persa a cercar per sempre quello che non c',
io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri, quei quattro stracci in cui hai buttato l' ieri
persa a cercar per sempre quello che non c'...
Sigaretta o penna nella mia destra, simboli frivoli che non hai amato mai;
quello che ho addosso non ti mai piaciuto, racconto e dico e ti sembro muto,
fumare e scrivere ti suona strano, meglio le mani di un artigiano
e cancellarmi tutto quel che fai;
ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare
e rido in faccia a quello che cerchi e che mai avrai!
Non sai che ci vuole scienza, ci vuol costanza, ad invecchiare senza maturit,
ma maturo o meno io ne ho abbastanza della complessa tua semplicit.
Ma poi chi ha detto che tu abbia ragione, coi tuoi "also sprach" di maturazione
o un' illusione pronta per l'uso da eterna vittima di un sopruso,
abuso d' un mondo chiuso e fatalit;
ognuno vada dove vuole andare, ognuno invecchi come gli pare,
ma non raccontare a me che cos' la libert!
La libert delle tue pozioni, di yoga, di erbe, psiche e di omeopatia,
di manuali contro le frustrazioni, le inibizioni che provavi qu a casa mia,
la noia data da uno non pratico, che non ha il polso di un matematico,
che coi motori non ci sa fare e che non sa neanche guidare,
un tipo perso dietro le nuvole e la poesia,
ma ora scommetto che vorrai provare quel che con me non volevi fare:
fare l' amore, tirare tardi o la fantasia!
La fantasia pu portare male se non si conosce bene come domarla,
ma costa poco, val quel che vale, e nessuno ti pu pi impedire di adoperarla;
io, se Dio vuole, non son tuo padre, non ho nemmeno le palle quadre,
tu hai la fantasia delle idee contorte, vai con la mente e le gambe corte,
poi avrai sempre il momento giusto per sistemarla:
le vie del mondo ti sono aperte, tanto hai le spalle sempre coperte
ed avrai sempre le scuse buone per rifiutarla!
Per rifiutare sei stata un genio, sprecando il tempo a rifiutare me,
ma non c' un alibi, non c' un rimedio, se guardo bene no, non c' un perch;
nata di marzo, nata balzana, casta che sogna d' esser puttana,
quando sei dentro vuoi esser fuori cercando sempre i passati amori
ed hai annullato tutti fuori che te,
ma io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri, quei quattro stracci in cui hai buttato l' ieri,
persa a cercar per sempre quello che non c',
io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri, quei quattro stracci in cui hai buttato l' ieri
persa a cercar per sempre quello che non c',
io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri, quei quattro stracci in cui hai buttato l' ieri
persa a cercar per sempre quello che non c'...
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