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francesco napoli domani
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Quattro Stracci
- Francesco Guccini
"E guardo fuori dalla finestra e vedo quel muro solito che tu sai. Sigaretta o penna nella mia destra, simboli frivoli che non hai amato mai; quello che ho addosso non ti mai piaciuto, racconto e dico"
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Venezia
- Francesco Guccini
"Venezia che muore, Venezia appoggiata sul mare, la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi, Venezia, la vende ai turisti, che cercano in mezzo alla gente l' Europa o l' Oriente, che guardano"
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Bisanzio
- Francesco Guccini
"Anche questa sera la luna sorta affogata in un colore troppo rosso e vago, Vespero non si vede, si offuscata, la punta dello stilo si spezzata. Che oroscopo puoi trarre questa sera, Mago? Io Filemazio,"
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Bologna
- Francesco Guccini
"Bologna una vecchia signora dai fianchi un po' molli col seno sul piano padano ed il culo sui colli, Bologna arrogante e papale, Bologna la rossa e fetale, Bologna la grassa e l' umana gi un poco Romagna"
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L'Isola Non Trovata
- Francesco Guccini
"...Ma bella pi di tutte l' isola non trovata, quella che il Re di Spagna s' ebbe da suo cugino, il Re di Portogallo, con firma suggellata e "bulla" del pontefice in Gotico-Latino... Il Re di Spagna fece"
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Lager
- Francesco Guccini
"Cos' un lager? E' una cosa nata in tempi tristi, dove dopo passano i turisti, occhi increduli agli orrori visti... "non gettar la pelle del salame!"... Cos' un lager? E' una cosa come un monumento e il"
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Black-Out
- Francesco Guccini
"La luce andata ancora via, ma la stufa accesa e cos sia, a casa mia tu dormirai, ma quali sogni sognerai con questa luna che spaccher in due le mie risate e le ombre tue, i miei cavalli ed i miei"
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Stelle
- Francesco Guccini
"Ma guarda quante stelle questa sera fino alla linea curva d' orizzonte, ellissi cieca e sorda del mistero l dietro al monte: si fingono animali favolosi, pescatori che lanciano le reti, re barbari o"
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Il Caduto
- Francesco Guccini
"Io, nato Primo di nome e di cinque fratelli, uomo di bosco e di fiume, lavoro e di povert, ma uomo sereno di dentro, come i pesci e gli uccelli che con me dividevano il cielo, l' acqua e la libert... Perch"
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Il Matto
- Francesco Guccini
"Mi dicevano il matto perch prendevo la vita da giullare, da pazzo, con un' allegria infinita. D' altra parte assai meglio, dentro questa tragedia, ridersi addosso, non piangere e voltarla in commedia."
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